
Qual è il limite tra ritocco e “glow up”? Tra farsi iniettare qualche sostanza per sembrare un po’ più giovani e fresche – «me stessa, ma meglio» come dice il medico estetico Silvia Caboni – e intraprendere un percorso del cosiddetto glow up (più di 16 milioni di hashtag su TikTok) che letteralmente vorrebbe dire “risplendere” ma che con la luce non ha niente a che fare?
Il dilemma è assurto alle cronache dopo che Donatella Versace si è presentata, due sere fa, alla prima londinese del musical Il Diavolo veste Prada con una fisionomia decisamente trasformata. “Non sembra lei!”, i commenti più frequenti postati sui social. Gli stessi che pochi giorni prima avevano invaso l’etere dopo che Lindsay Lohan, e prima ancora Christina Aguilera, erano apparse con un volto talmente diverso dal solito da rischiare di mandare in tilt anche il riconoscimento facciale dei loro device.
Qual è il limite tra ritocco e “glow up”? Tra farsi iniettare qualche sostanza per sembrare un po’ più giovani e fresche – «me stessa, ma meglio» come dice il medico estetico Silvia Caboni – e intraprendere un percorso del cosiddetto glow up (più di 16 milioni di hashtag su TikTok) che letteralmente vorrebbe dire “risplendere” ma che con la luce non ha niente a che fare?
Il dilemma è assurto alle cronache dopo che Donatella Versace si è presentata, due sere fa, alla prima londinese del musical Il Diavolo veste Prada con una fisionomia decisamente trasformata. “Non sembra lei!”, i commenti più frequenti postati sui social. Gli stessi che pochi giorni prima avevano invaso l’etere dopo che Lindsay Lohan, e prima ancora Christina Aguilera, erano apparse con un volto talmente diverso dal solito da rischiare di mandare in tilt anche il riconoscimento facciale dei loro device.
«Nessuna magia», spiega il chirurgo plastico di Milano Marco Iera, «L’unico metodo che può garantire dei risultati così trasformativi è la combinazione di un intervento chirurgico e di un trattamento laser. È questa infatti l’ultima tendenza che dilaga negli Stati Uniti: il primo elimina la lassità cutanea del volto mentre il secondo rigenera la pelle, migliorandone la texture. Abbinati insieme possono davvero portare a una metamorfosi significativa». Ma, aggiunge il chirurgo: «Le immagini che circolano in rete di questi personaggi, per quanto abbastanza sbalorditive, non sono così indicative. Le luci frontali di uno scatto in un photocall possono fare più di un bisturi. Vedendo infatti lo stesso personaggio in un’altra immagine scattata sempre nella stessa serata ma senza riflettori potentissimi che nascondono qualsiasi difetto, la fisionomia sembra già meno irriconoscibile».
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