Corriere della Sera – 11 febbraio 2020

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La chirurgia e il sogno della «vestibilità»

Ma non ci sono solo cuciture strategiche e push up invisibili sotto a un abito molto sexy. «Oggi le ragazze approcciano al chirurgo estetico molto presto – dice Marco Iera, chirurgo plastico e ricostruttivo milanese -: la circolare ministeriale obbliga a rispettare il limite dei 18 anni e già dopo quell’età cominciano a chiedere i primi consulti. Tanto che si arriva al secondo intervento di chirurgia plastica a 40 anni,dopo la prima gravidanza».

Dietro c’è il ribaltamento di una visione, che è perfettamente in linea con l’epoca Instagram. «Una volta esisteva il concetto di visibilità, oggi c’è quello di vestibilità: alle ragazze non interessa che il seno appaia naturale e poco artificiale da nude. Sono invece molto interessate che abbia una bella resa con gli abiti: molte dicono di voler di nuovo indossare le tshirt senza il reggiseno e di portare gli abiti da sera scollati senza gli stratagemmi della lingerie a scomparsa».

Nella ricerca del seno perfetto, l’età fa da spartiacque: «le ventenni lo vogliono più pronunciato – spiega il chirurgo -: le ultraquarantenni sono alla ricerca di un effetto naturale e più acerbo».

A Sanremo c’era più visibilità o vestibilità? «C’era di tutto».

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