
Il dottor Marco Iera, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e medicina estetica, dice: «Quella che possiamo definire “la madre della medicina estetica” ha ancora molte novità da svelare»
Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica e Medicina Estetica, presso l’Istituto Clinico Brera, il dottor Marco Iera racconta come mai – 20 anni dopo- la tossina botulinica piaccia sempre. Lui che, con visite specialistiche in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e trattamenti di medicina estetica, ha fatto del rispetto della bellezza la sua impronta distintiva.
La tossina botulinica compie 20 anni. Ha esaurito le sue potenzialità o ci sono ancora sviluppi?
«La tossina è bel lontana dall’aver esaurito le sue potenzialità. Quella che possiamo definire “la madre della medicina estetica” ha ancora molte novità da svelare. Oggi abbiamo a disposizione una soluzione dal profilo di sicurezza molto alto, penso in particolare alla tossina botulinica di Allergan Aesthetics, azienda che oggettivamente ha dato il via agli studi per uso estetico su questa molecola. In origine chiamata Oculinum, la tossina botulinca che conosciamo oggi ha acquisito il suo nome di fama mondiale dal direttore scientifico Mitchell Brin proprio della compagnia farmaceutica Allergan ne ha acquistato i diritti nel 1989. In ogni caso è solo nel 2001 che la tossina botulinca ha ricevuto la sua prima approvazione medico estetica in Argentina per il trattamento delle rughe tra le sopracciglia.
Di strada la tossina botulinica da allora ne ha fatta ed è oggi approvata per 35 indicazioni in circa 97 paesi al mondo. Dal 1995 a oggi i numeri sono da record: più di 100 milioni di fiale di tossina botulinca sono state distribuite in tutto il mondo. In 20 anni abbiamo più di 8500 studi clinici e scientifici a sostegno della tossina e questo si traduce in una maggiore sicurezza sia per il medico che la utilizza ma soprattutto per il paziente. E oggi siamo alla vigilia dell’approvazione in Italia per il trattamento delle rughe del platisma, le bande plastismatiche. Senza dimenticare due usi importanti: nei pazienti che soffrono di bruxismo, l’esperienza clinica mostra come l’utilizzo di circa 12/18 U.I. di tossina, inoculate nel muscolo massetere possano, insieme al bite, ridurre sensibilmente la cefalea mattutina e mettere a riposo il muscolo che così diviene meno ipertrofico, cioè meno grosso. Mentre l’iniezione nelle bande platismatiche ha un effetto lifting sul collo. La tossina botulinica è fonte di continue scoperte ed approfondimenti: è una molecola dinamica, se vogliamo, che non smette di stupire e svelarsi. La cosa che mi sento di dire ai pazienti e ai colleghi medici è di rivolgersi a soluzioni sostenute da studi clinici e di una storicità importante perché questo significa che l’Azienda sostiene un’attività di ricerca e sviluppo costante per arrivare a definire nuove applicazioni».
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https://www.corriere.it/moda/24_dicembre_09/20-anni-dopo-perche-la-tossina-botulinica-piace-l-esperto-oggi-c-e-piu-consapevolezza-sul-suo-utilizzo-083f5ac6-8770-4887-923d-a6fe01efexlk.shtml?refresh_ce
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