io Donna – 27 Gennaio 2023

Macchie dell’età: come prevenirle e perché i trattamenti vanno fatti entro marzo

partire dai 40 anni, ma spesso anche prima, sul dorso delle mani, la fronte e il décolleté possono comparire le cosiddette “macchie dell’età”. Sono di color caffelatte e con il tempo, se non trattate adeguatamente, tendono ad aumentare e ingrandirsi. Non sono lentiggini e nemmeno nevi, a volte si confondono con le cheratosi. Insieme alle inesorabili rughe, queste macchie conferiscono un aspetto più maturo alla pelle. La buona notizia è che si possono prevenire, trattare e persino mandar via. Ne abbiamo parlato con uno specialista, il Dottor Marco Iera, chirurgo plastico, ricostruttivo ed estetico, anche fondatore dell’Associazione Donna Coraggio, nata dall’idea di fare incontrare le pazienti prima all’interno dell’Ospedale e poi fuori, creando dei momenti di aggregazione e di supporto.

Macchie dell’età: che cosa sono, come si riconoscono?

«Le macchie dell’età sono piccole aree discromiche che appaiono più spesso sul viso, ma anche su mani e altre parti del corpo regolarmente esposte al sole. Sono iper pigmentazioni normalmente scure che possono andare dal marrone chiaro al nero e sono piatte», spiega il Dottor Iera.

Quali sono le cause

Di solito compaiono dopo i 40 anni sia sulla pelle delle donne sia degli uomini. «Ogni cellula normalmente ha la melanina, pigmento naturale responsabile del colore della pelle. La melanina agisce anche da protettore contro i danni dei raggi ultravioletti. Ma a volte un’eccessiva esposizione al sole senza protezione genera una iper formazione di melanina che dà origine a queste macchie scure», aggiunge il Dottor Iera.

Le differenze tra e macchie dell’età, nei e cheratosi

«La diagnosi differenziale è importantissima, tutte le macchie vanno fatte vedere da un medico dermatologo prima di decidere a quale trattamento sottoporsi», raccomanda Iera. «Le cheratosi sono rilevate e generalmente con superficie ruvida, a differenza delle macchie che sono piatte e lisce. I nevi invece sono in genere più scuri, piccoli e irregolari. È sempre meglio rivolgersi al dermatologo una volta all’anno per sottoporsi a una mappatura dei nei. Le zone più esposte sono le mani che sono più esposte al sole e il viso, ma possono essere colpite anche le gambe e la schiena».

Quali trattamenti funzionano

Innanzi tutto è importante la prevenzione, quindi bisogna sempre aver cura di non dimenticarsi l’applicazione di prodotti protettivi che schermino i raggi ultravioletti. Anche – soprattutto – per i bambini e non solo in estate.

I prodotti depigmentanti

I trattamenti topici, con pomate e lozioni, che vanno sempre prescritti dal dermatologo e che si possono fare anche a casa: ci sono moltissimi prodotti depigmentanti, in genere a base di Vitamina C, o altri acidi come mandelico e glicolico. C’è chi fa i peeling chimici esfolianti per rimuovere lo strato superficiale e rinnovare quello più profondo.

Il laser

Ci sono poi i trattamenti laser che hanno molti vantaggi e permettono una maggiore precisione: il laser legge la melanina e la riassorbe in pochi istanti. Ci sono laser più blandi che lavorano su strati più o meno profondi a seconda del tipo di macchia. Dopo il laser va applicata una crema idratante ad alta protezione solare ed evitare l’esposizione al sole. Si forma una crosticina che in 4/5 giorni cade. In una seconda seduta si assesta il trattamento perché ci si concentra sul pigmento residuo. Come da protocollo. Il periodo migliore per sottoporsi a questyi trattamenti è a partire dall’autunno fino a marzo, mesi in cui la luce solare è meno intensa. Il costo medio del trattamento laser è intorno ai 200 euro a seduta.

Macchie dell’età: come prevenirle e perché i trattamenti vanno fatti entro marzo

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