Vanity Fair – 19 Novembre 2023

Dove iniettare il filler? Nei trigger points, i punti del viso dove scatta il cedimento

Per raggiungere un rapporto libero e autentico con il proprio viso e corpo, nascono nuovi protocolli di medicina estetica che sfruttano i riempitivi come strumenti per fare prevenzione e sollevare le sorti della pelle
In medicina estetica viviamo un momento cruciale, caratterizzato dalla volontà di superare i canoni estetici precostituiti che dominano la nostra epoca, dominati da zigomi «troppo pronunciati» e da labbra «troppo esplosive», a favore di una bellezza libera, autentica, naturale.
Sempre di più, prende piede l’approccio che considera la medicina estetica (non va dimenticato che è una branca della medicina) come parte di un percorso di benessere personale, come alleata per raggiungere la propria personale idea di bellezza ed autenticità. Con il dilagare dell’estetica del ritocco troppo evidente, sfacciato, ed esibito come nuovo status, c’è un sentimento che serpeggia tra chi «ci sta pensando»: la paura che il risultato finale sia evidente e innaturale.
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La medicina estetica ora punta sulla prevenzione

«La medicina estetica basata sull’alterazione volumetrica, tendenza ormai superata, lascia spazio a una branca che lavora sugli angoli del volto per migliorare l’armonia e le proporzioni», sottolinea Marco Iera, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva Istituto Clinico Brera Milano. «Ha soprattutto un’azione preventiva, fondamentale sin da giovani per preservare l’aspetto, rallentare i processi di invecchiamento, non ricorrere a tecniche invasive in età avanzata o a un effetto volumetrico eccessivo che penalizza la naturalezza».

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https://www.vanityfair.it/gallery/cedimenti-del-viso-filler-punti-strategici

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